Dotta recensione di Marina Caracciolo pubblicata su Quaderni di Arenaria, (pag. 69-72) la prestigiosa rivista diretta da Lucio Zinna: …Con il ben noto talento rappresentativo e scenografico di Adriana Assini, il romanzo prende le mosse proprio attraverso gli occhi di questa coppia di «umili». Sono loro due, poi scortati da una manciata di personaggi secondari, lo specchio dei terribili avvenimenti che la Francia sta vivendo, in uno storico pietra miliare, di cui, in seguito, dentro e fuori della Francia, tutti, e in qualunque condizione politica, dovranno tenere conto. La scena si apre il mercoledì 16 ottobre 1793, quando Maria Antonietta, l’odiata «austriaca», come la chiamavano i Francesi a cui era invisa, o più semplicemente, per il Tribunale della Rivoluzione, la vedova del già giustiziato citoyen Capet, lascia la testa sotto la lama della ghigliottina…